Consulenza e formazione su Instagram, Influencer marketing, content strategy: un mondo vasto, complesso e affascinante quello che Federica Piersimoni ha costruito e nel quale tutt’oggi lavora. Una scelta compiuta seguendo una grande passione, che l’ha portata a mettersi in proprio e a scommettere su se stessa e sulle nuove potenzialità del web.
In questa intervista, Federica racconta come ha iniziato e quali sono le sfide che immagina per il futuro della comunicazione.
1. Come è nata la tua passione e cosa ti ha spinto a raccontarti sul web mettendoti in proprio?
La mia professione è nata nel 2008 quando ancora non era considerata tale da nessuno. Ad avere un blog di viaggio allora, eravamo in pochissimi in Italia, ci conoscevamo tutti per nome. Il mio primo blog (www.viaggi-lowcost.info) è nato una sera di giugno, volevo aprire un blog per parlare di viaggi, ma siccome facevo ancora l’università e come capita in quel periodo della vita ero sempre “in bolletta”, decisi di dargli un taglio low cost. Dopo tre anni dalla messa online del primo blog ne aprivo un secondo che porta il mio nome (www.federicapiersimoni.it) e mi licenziavo dall’agenzia di comunicazione in cui lavoravo per mettermi in proprio.
Ero in un momento della vita in cui si dice “o lo faccio ora o non lo faccio più” e credevo fermamente nel mio progetto così come nei social network che non sono uniscono le persone, ma gli danno la possibilità di collaborare a progetti di viaggio e non solo.
2. Come sei riuscita a trasformare il tuo sogno in business?
Con metodo e costanza. Avere un obiettivo a lungo termine è fondamentale in questo ambiente in cui tutto è immediato e “liquido”. Se non hai una visione finisci per lasciarti trasportare dalla corrente, per lasciare che gli altri ti plasmino e usino a loro piacimento, finisci per non avere più una visione e quindi per precipitare. Il mio percorso è stato molto articolato negli ultimi 12 anni. Sono nata come apprendista seo, questo mi ha dato di certo le basi del blogging e del posizionamento dei miei contenuti sui motori di ricerca, per poi passare a blogger e content creator su social e per i miei blog. Infine, sono passata dalla parte opposta, creando campagne e progetti di influencer marketing per realtà curiose e pronte al lancio verso il mercato digitale.
La parte più difficile di questo mondo è quello di acquisire autorevolezza. Non è semplice e la cosa più difficile è riuscire a mantenere credibilità in un mondo, quello del digitale, fatto di facili scivoloni. Ho sempre preferito scegliere con cura i miei progetti a costo di tanti no.
3. Come gestisci l’impegno della famiglia con l’importanza dell’essere sempre connessi e attivi sul web?
Come ogni libero professionista: faccio delle scelte. Ho la fortuna di avere una famiglia molto presente che capisce le dinamiche di questo settore. Il mio compagno è libero professionista anch’esso e riusciamo a gestire bene il nostro tempo lavorativo e quello famigliare. La connessione, la digitalizzazione è una conquista dalla quale non tornerei mai indietro, ma va gestita per non lasciarsi sopraffare da essa. Non pubblico mai “live” quando mi trovo in un posto, non posto mai foto di casa mia dall’esterno o dei luoghi in cui mio figlio gioca o va a scuola. Proteggo la privacy delle persone che mi circondano in modo non totale, ma con precisi paletti. Sono consapevole di avere una vita più esposta di altri, per questo motivo sto attenta a come comunico le mie scelte e a come decido di presenziare su questi social.
4. Come immagini il futuro per chi decide di mettersi in proprio svolgendo la tua professione?
Interessante. A chi dice che i blog sono morti lancio una sfida: quando vi fate invogliare da un viaggio in Islanda, prenotate tramite Instagram o facendo una ricerca su Google? Oltre al blog c’è di più poi, sono d’accordo. Oggi come oggi le sfide del digitale sono tante e credo che tutte quelle persone che vogliono mettersi in proprio oggi hanno la possibilità di avere un bel po’ di materiale da studiare. Io e i miei colleghi che abbiamo iniziato nel 2008, abbiamo commesso una marea di errori, che ci hanno fatto crescere ed evolvere. Immagino tutte le persone che iniziano oggi che vantaggio enorme possano avere. Inoltre il digitale è davvero potente, oggi si possono creare realtà che non solo hanno un impatto benefico per il nostro business, ma anche per quello della società in cui viviamo, il che non è affatto da trascurare.