Il 2020 è stato un anno orribile per tutti noi. L’economia vive un momento molto delicato, a fronte soprattutto della pandemia ahinoi ancora in corso. Proprio per questo il Governo, negli ultimi 9 mesi, ha preso diversi provvedimenti volti al sostegno alle aziende e alle persone. Il 2021, seguendo l’onda lunga da Covid-19, porta con sè ulteriori tentativi di venir incontro alle difficoltà tanto dei professionisti quanto delle imprese. Proprio per questo è stato recentemente approvato un nuovo pacchetto di misure volte a mitigare gli effetti della crisi economica.

Il 2021 è stato definito un anno bianco contributivo, cioè un anno nel quale lo stato si impegna a venire incontro a quei contribuenti che abbia una data situazione fiscale. Questa manovra di sostegno, impegnerà il bilancio statale per oltre 20 miliardi di euro. Ai quali pare si aggiungeranno altri 1,5 miliardi di euro di ulteriori contributi a fondo perduto. La categoria economica che forse più di tutti sta subendo gli effetti nefasti della pandemia è quella delle partite iva. Proprio a questo mare magnum di liberi professionisti (ma anche agli autonomi) si rivolge il decreto. Che prevede un contributo una tantum di 1000euro, a chi rispetti questi paletti:

• Un reddito inferiore ai 50mila euro all’anno;
• Una partita iva aperta e attiva da almeno 3 anni;
• Un fatturato inferiore di almeno il 33% nel 2020 rispetto al 2019

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