Nel lavoro di informazione che facciamo sul mondo dell’impresa e del franchising, potevamo non fare un approfondimento sulle basi? Ovvio che no. E quindi eccoci a parlare della Partita Iva, entità quasi mistica che – al sol nominarla – spesso fa prendere un colpo. Ma non c’è da aver paura, anzi! La Partita Iva è il primo lasciapassare – da fare – per diventare veri e propri imprenditori. Insomma, la condizione base da soddisfare. Oggi vedremo passo passo come aprire la propria.

Ho avuto trentasei amanti più IVA.
Alda Merini

Cos’è, per chi è?

La Partita Iva è quell’insieme di numeri – sono 11 – che identificano una persona fisica. Oppure una società. Si è tenuti ad aprirne una se si svolgono attività in forma autonoma. Per fare un esempio: liberi professionisti. Quindi, cercando di andare sul semplice, possiamo dire che questo strumento rappresenta il regime fiscale dei lavoratori autonomi, nonché degli imprenditori.

Come si apre una Partita Iva?

A meno che non vogliate delegare un commercialista di fiducia per fare tutto il lavoro sporco, sappiate che aprirne una non è così complicato. Bisogna infatti, come prima cosa, compilare e consegnare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12 in caso di persone fisiche. Oppure il modello AA7/10 in caso di soggetti diversi. Basterà successivamente presentarsi all’Agenzia delle Entrate consegnando questi documenti, unitamente ad una copia di un vostro documento di riconoscimento (carta d’identità, ad esempio). Fatto ciò, dovrete successivamente scegliere il vostro Codice Ateco. Il codice Ateco è quel codice che individua precisamente l’attività che vi avviate a svolgere. Ricordiamo inoltre che c’è l’obbligo di aprire la propria posizione previdenziale presso Inps e Inail (per il pagamento dei contributi e l’assicurazione, che è obbligatoria).

Quanto costa aprire una Partita Iva? Alla prossima puntata!

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