Un futuro sostenibile per Coca Cola? Sì ai materiali riciclati, no alla plastica (o quasi).
Sì, conferiamo, Coca Cola goes green. Ma non nel senso che cambia colore e diventa verde! Anche perché, piccola curiosità, questa bevanda originariamente era proprio di colore verde! Quindi oggi non parleremo del colore di una delle bevande più conosciute al mondo. Ma di come il brand abbia deciso di avvicinarsi alle cosiddette istanze verdi, cioè quelle che mettono al centro la sostenibilità ambientale della produzione. Insomma, anche Coca Cola si allinea sulla scia delle aziende che convertono la loro produzione per venire incontro alla necessità di ridurre l’inquinamento mondiale.
Cattivi primati da cambiare
Dovete infatti sapere che, nel 2019, l’azienda ha ricevuto un riconoscimento di cui andare ben poco fieri: essere la maggior produttrice di plastica nel mondo. Proprio per questo, l’azienda con sede ad Atlanta, ha deciso di fare una decisa virata. Per rendere la sua produzione quanto più ecofriendly possibile. E come fare? Arriva in aiuto una azienda danese – la Paper Bottle Company – che ha avviato la sperimentazione. Ma come è fatta, questa nuova confezione? Paper Bottle dice che è data da “una miscela di forti fibre nordiche provenienti da fonti sostenibili, sviluppata per contenere bevande gassate e avere nel contempo un bell’aspetto”. Traduciamo: carta, guscio di cellulosa, plastica riciclata (al 100%) e un rivestimento “a base biologica che resiste alla trasmissione del vapore acqueo e dell’ossigeno”.
La sperimentazione vedrà l’Ungheria come protagonista. Saranno infatti immesse sul mercato 2000 bottigliette di Coca Cola, per testare la reazione dei consumatori.