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Performance in crescita in tutti i settori del mercato del lusso, e le previsioni confermano il trend per tutto il 2022.

Altagamma è la fondazione che riunisce le imprese che operano nei settori dell’alta industria culturale e creativa promotori dell’eccellenza, dell’unicità e dello stile di vita italiano. Com’è consuetudine da ormai 13 anni, ha pubblicato l’edizione 2022 di “Luxury 2022 Spring Update – Rerouting the Future“, il report realizzato assieme a Bain & Company sulle previsioni degli analisti e consulenti sui consumi mondiali nel mercato del lusso.

Anche il 2022, così com’è stato il 2021, vedrà una crescita su tutti i mercati (la media è dell’8% in più rispetto allo scorso anno).

Le aree

L’Europa e Stati Uniti sono le due zone trainanti del mercato dei beni di lusso. La prima, nonostante abbia subito più delle altre zone la pandemia, segna un andamento in positivo del 12%, seguita dagli Stati Uniti col 10%. L’Europa, in particolare, ha visto un forte aumento della domanda locale trainata dalla voglia di ritorno alla normalità, e dalla ripresa turistica. Gli Stati Uniti stanno sfruttando il potere comunicativo dell’inclusività e della diversità per stimolare la domanda dei prodotti.
Stessa percentuale del 10%  anche per il Middle East, in forte ripresa anche grazie al rilancio turistico nella regione.
La ripresa è più moderata, attorno al 7%, sia per l’America Latina che per il Giappone che stanno vivendo una ripresa più moderata.
Crescite invece dimezzate rispetto alle previsioni (5% anziché l’iniziale 13%) in Asia e in Cina dove la ripresa fatica ad avere un andamento costante.
Nel complesso, rispetto alle previsioni di novembre 2021, gli analisti vedono una ripresa più contenuta. Questo a causa di nuovi elementi di incertezza come l’aumento dell’inflazione, il caro energia e la mancanza di materie prime. La ripresa del dollaro potrebbe favorire i brand europei ma pesano le performance del mercato asiatico e il conflitto Russia-Ucraina.

Retail fisico e digitale

Con l’allentamento delle restrizioni, ha ripreso slancio il sistema del retail fisico. Molte aziende hanno ripensato ai layout dei loro punti vendita per creare esperienze in grado di coinvolgere i consumatori a 360°. Il settore risente ancora un po’ dei flussi turistici che faticano a tornare ai livelli del 2019 ma le stime parlano comunque di un aumento delle vendite del 9%.

Il retail digitale, dopo due anni di forte espansione, si sta ora assestando. I brand continuano comunque gli investimenti in questo canale creando nuove esperienze anche con l’utilizzo del metaverso, social media e gaming.

Settore

Per quanto riguarda i prodotti, grazie alla ripresa dei viaggi internazionali, le previsioni confermano una crescita organica.
L’abbigliamento cresce del 7% grazie al ritorno in ufficio per molte persone, e alla ripresa di occasioni conviviali come cerimonie e feste. Con una percentuale simile, 7,5% crescono anche le calzature, mentre gli articoli di pelletteria sono quelli con le performance migliori (+9,5%). La gioielleria si conferma la categoria più amata dalle nuove generazioni spinta dalla branded jewellery, mentre gli orologi vedono una crescita più contenuta che si aggira attorno al 6.5%.
Bene anche la cosmesi che vede di nuovo richiesti anche i prodotti per il make up, dopo il boom della skin care avvenuto durante la pandemia.

Nel prossimo futuro i brand del lusso dovranno rispondere alla forte richiesta di sostenibilità espressa dai consumatori, e all’evoluzione dei temi esg (environmental, social, governance) – ne abbiamo parlato qui –  adottando processi e prodotti in grado di creare un vantaggio competitivo.

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