Come il digitale favorisce il modello in franchising
Lo sviluppo e la crescita del settore del franchising registrati negli ultimi anni hanno portato a domandarsi se sia in atto un modello di “franchising digitale 2.0“.
L’idea che ci sia un rapporto più stretto con la casa madre, uno scambio diretto di best practices e una visione basata su impegni e obiettivi reciproci, capaci di generare vantaggi per entrambe le parti – prerogativa che caratterizza il modello in franchising – può essere integrata alle attività digital e ai nuovi strumenti di comunicazione in maniera strategica e integrata.
I franchisor devono essere capaci di rispondere alla rapidissima evoluzione del mercato e al cambiamento delle abitudini dei consumatori. Il focus – qualunque sia il settore economico – deve essere incentrato sugli utenti e sulle loro domande di ricerca, per poter così rispondere meglio alle richieste e intercettare i nuovi bisogni. Nondimeno, l’attenzione deve essere rivolta a generare valore aggiunto alle attività promosse dai punti vendita, per riuscire in questo modo ad aumentare la redditività e la marginalità degli stessi.
Attraverso il “franchising 2.0” è poi possibile ottimizzare ogni tipo di risorsa interna, ridurre i costi di gestione – già bassi grazie all’affiliazione – e migliorare l’immagine e la reputazione sul web.
Per i nuovi affiliati, si tratta dunque di una nuova e interessante sfida perché, da un lato, consente di rafforzare il legame con la casa madre e dall’altro, permette di ricevere maggiore supporto in marketing e comunicazione e di poter sfruttare una molteplicità di mezzi fino a poco tempo fa limitati.