DetersivitalyDetersivitaly, pulito a portata di mano
Crema&CioccolatoCrema&Cioccolato torna in tv!

Tutto quello che c’è da sapere prima di aprire una enoteca

Un elevato potenziale e un settore sempre in crescita: l’enologia rappresenta in Italia un’importante fetta di mercato, poiché non solo è uno dei prodotti maggiormente esportati all’estero, ma è anche uno dei Paesi che ne registra un elevato consumo.

L’enoteca, specialmente in regioni o denominazioni fortemente caratterizzate da una lunga tradizione vitivinicola, si pone come un’interessante fonte di business, capace di attrarre e rivolgersi a diverse tipologie di pubblico, coinvolgendoli in molteplici eventi e fungendo da aggregatore sociale.

Così come per tutti i tipi di imprese, fondamentale risulta essere la dettagliata pianificazione di un business plan e un’analisi del settore, della concorrenza, del proprio target di riferimento, della gamma di prodotti, del marketing, degli eventi e delle strategie di prezzo, soprattutto nel primo periodo di attività.

Iter Burocratico

Rispetto ai requisiti generali da possedere, è necessario prevedere:

  1. la messa a normadi impianti e locale in materia di igiene, sicurezza, agibilità, destinazione, urbanistica
  2. la valutazione dell’impatto acusticonel caso in cui si preveda l’organizzazione di serate, eventi, feste o aperture sino a tarda notte
  3. nulla osta sanitario Asl
  4. nel caso si preveda il servizio di piatti caldi preparati in loco (non solo quindi freddi o riscaldati e precotti), sarà necessario adeguare il sistema di aspirazione dei fumi (cannafumaria)
  5. la richiesta del permesso per la vendita e somministrazione di alcolici e superalcolici all’Agenzia delle Dogane

Location

E’ necessario innanzitutto condurre accurate analisi di mercato per poter individuare un locale ben posizionato e facilmente raggiungibile, con una metratura di almeno 50mq, ben visibile, con uno stile e un’immagine coerenti con il messaggio che si vuole trasmettere e trovare gli arredi interni, così da renderlo riconoscibile.

Prodotti

Il numero di etichette, la qualità e la tipologia di servizio sono elementi fondamentali da considerare quando si delinea la strategia di comunicazione dell’enoteca. Bisogna selezionare i vini distinguendo tra quelli più pregiati, gli internazionali, i locali, i biologici, quelli della casa: la gamma non solo deve essere ampia e completa per riuscire ad incontrare i gusti di tutti i clienti, ma anche originale per distinguersi dalla concorrenza. Da valutare inoltre, l’eventuale inserimento di altre tipologie di bevande, come birra e cocktail, o di piatti caldi/freddi da servire in accompagnamento.

Winelivery

Tutti i vantaggi del Franchising nel mondo del Vino

I vantaggi più competitivi e interessanti sono rappresentati dai seguenti aspetti, che riducono gli investimenti iniziali richiesti all’avvio dell’attività, portandoli a circa 10mila euro per i format più semplici:

  1. trasferimento del know-how aziendale
  2. formazione iniziale e periodica di tutto lo staff
  3. assistenza, consulenza e affiancamento costanti
  4. supporto per valutazione e scelta del locale più strategico
  5. progettazione e realizzazione chiavi in mano del wine bar
  6. fornitura completa di arredi, attrezzature, software, insegne, materie prime, materiale promozionale
  7. accesso a listini di fornitura esclusivi, con condizioni di fornitura altamente vantaggiose ed importanti agevolazioni, grazie al potere commerciale maturato dalla casa madre e dall’intera rete franchising
  8. studio del miglior assortimento di vini in base alla richiesta locale
  9. utilizzo di un marchio già noto e consolidato, di un’immagine riconoscibile, e delle campagne di promozione e comunicazione a livello nazionale, con conseguente ingesso nel settore con una posizione privilegiata ed elevata visibilità

Trova qui le migliori enoteche in franchising a cui affiliarti

Diversi sono invece i costi di partenza se decidi di aprire un wine bar in proprio. Basti considerare che, per un locale delle dimensioni minime di 50mq, è richiesto un investimento minimo di 70mila euro, comprensivo di gestione iniziale, adeguamento del locale, piccoli interventi di ristrutturazione, reperimento di arredi, attrezzature e prima fornitura di vini e prodotti vari, nonché i costi relativi ad adempimenti burocratici, marketing e primo stipendio del personale.

Iscriviti alla Newsletter

Non perdere le ultime novità, rimani sempre aggiornato sul mondo del franchising!


* Inviando questo form accetto la Privacy Policy e acconsento all’utilizzo dei miei dati per dare seguito alla mia richiesta commerciale.