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Tutti gli step necessari per aprire una Partita Iva e iniziare la tua attività di imprenditore

Aprire la Partita Iva è piuttosto semplice, perché si devono consegnare gli appostiti moduli all’Agenzia delle Entrate, comunicando loro l’avvio dell’attività entro 30 giorni prima dell’inizio della stessa. La dichiarazione viene redatta su modello AA9/7 per i lavoratori autonomi e le ditte individuali, oppure su modello AA7/7 per le società, che si possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Puoi presentare gli appositi moduli presentandoti all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate della tua città con un numero di riconoscimento, inviando una raccomandata con allegato il documento di riconoscimento oppure in via telematica attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Devi poi scegliere e comunicare qual è il tuo codice ATECO che identifica la specifica attività imprenditoriale che svolgi e il settore di riferimento. Puoi confrontarti anche il tuo commercialista per essere sicuro di aver scelto il codice corretto e informarti su qual è il regime contabile più adatto alle tue esigenze. Esistono infatti il regime forfettario, di contabilità ordinaria e il regime contabile semplificato (per le ditte individuali e le società di persone). La scelta dipende dal tipo di attività, dal volume di affari stimato e da molteplici altri fattori.

Una volta espletato l’iter di richiesta, ti viene assegnato il numero di Partita Iva, che rimarrà invariato fino al termine dell’attività, che consiste in una serie di 11 unità numeriche che identifica l’imprenditore e l’impresa a cui si riferisce la Partita Iva stessa. I primi 7 numeri si riferiscono al titolare, i 3 numeri successivi indicano il codice identificativo presso l’Ufficio delle Entrate e l’ultimo numero ha una funzione di controllo.

Infine, devi inviare le comunicazioni anche all’INPS, l’INAIL (a meno che tu non svolga l’attività senza dipendenti) e iscrivere la nuova impresa alla Camera di Commercio della tua città, informandoli dell’avvio dell’attività.

Chi può aprire la Partiva Iva?

Tutti i titolari di società e i professionisti autonomi per regolarizzare la propria attività o la propria posizione professionale.
Per i lavoratori autonomi è spesso consigliabile aprire una Partita Iva se gli introiti superano i 5mila euro annui e si svolge un’attività continuativa.

Quanto costa aprire la Partita Iva?

Non sono previsti costi per l’apertura della Partita Iva, ma ci sono delle spese per il mantenimento del regime contabile scelto.
Ecco quali sono:

  1. regime di contabilità ordinaria: se la nuova attività viene registrata alla Camera di Commercio, devi pagare una quota di circa 80/100 euro l’anno, assieme ai costi del commercialista, i contributi INPS, le imposte IRPEF e IRAP
  2. regime di contabilità forfettario: è rivolta alle Partite Iva con ricavi non superiori ai 65mila euro l’anno (dati aggiornati al 2019). Questo regime permette l’esenzione dall’IVA e una tassazione ad aliquote ridotte rispetto alla normale IRPEF, pari al 15% e al 5% (per massimo i primi 5 anni). Di contro, non permette di dedurre o detrarre le spese sostenute, ad eccezione dei contributi previdenziali obbligatori

Nei costi di mantenimento devi considerare anche il diritto Camerale da corrispondere in caso di iscrizione al Registro delle imprese e quelli inerenti le consulenze commerciali e fiscali, i contributi da versare e le tasse. Tutto dipenderà dal volume di affari della tua attività imprenditoriale, dal numero di dipendenti, dalla tipologia di attività scelta e dalle consulenze richieste.

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