Tutto quello che c’è da sapere prima di aprire una tabaccheria
Dal Dopoguerra ad oggi, il mercato del tabacco in Italia ha subìto profonde modifiche e le stesse abitudini di consumo sono cambiate, a causa del processo di liberalizzazione sempre più progressivo conclusosi poi nel 1999.
Oggi, il settore è caratterizzato dalla presenza di diversi produttori in competizione tra loro ed è l’operare in un mercato protetto, dove il numero di licenze sono contingentate e la concorrenza controllata, che rende le tabaccherie un’attività imprenditoriale interessante.
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Iter Burocratico
Oltre ai requisiti necessari da possedere per aprire una tabaccheria, bisogna richiedere le licenze, permessi a numero chiuso che possono essere ottenute dall’Agenzia Dogane e Monopoli, se sussistono due parametri: la distanza da altre attività preesistenti, rispetto alla densità abitativa della zona e la produttività delle stesse. Questo rappresenta una grande opportunità, ma è anche un grosso vincolo, perché qualora non fosse possibile aprire nuove attività, si renderebbe necessario acquisirne una esistente.
Per capire se ci sia spazio per una nuova tabaccheria, si deve prendere in considerazione l’aggio, cioè il ricavo netto riservato al rivenditore di tabacchi dal Monopolio di Stato, realizzato dalle tre tabaccherie più vicine, poste almeno a 600mt rispetto a quella che si intende aprire.
Inoltre, dal momento che il tabacco è un bene di consumo soggetto ad una pressione fiscale da parte dello Stato, c’è da considerare che, prima di concedere una nuova licenza, lo Stato stesso si deve accertare che la nuova attività possa essere remunerativa non solo per l’imprenditore ma anche, e soprattutto, per se stesso.
Infine, gli imprenditori che vogliono aprire una tabaccheria sono obbligati per legge a conseguire l’idoneità professionale e devono frequentare dei corsi di formazione specifici, “al fine di garantire la maggiore tutela degli interessi pubblici erari e di difesa della salute pubblica connessi alla gestione di esercizi di vendita di tabacchi, tenuto conto altresì della elevata professionalità richiesta per l’espletamento di tale attività”, come riporta la legge n. 122/2010.
Location
La ricerca di una location idonea è limitata dai vincoli di legge, che prevedono una distanza non inferiore ai 200mt da una preesistente tabaccheria nei comuni con più di 100.000 abitanti, non può essere minore di 250mt nei comuni con popolazione compresa tra i 30.000 e i 100.000 abitanti ed essere di 300mt nei Comuni fino a 30.000 abitanti.
Le dimensioni del locale devono essere funzionali al numero di articoli che si decide di inserire. Per la sola tabaccheria è sufficiente una superficie di 30mq, ma bisogna sempre prestare attenzione ai regolamenti e alle normative specifiche adottate dal proprio Comune.
Prodotti
L’Italia, tra i Paesi maggiormente sviluppati, si presenta oggi con uno tra i più alti tassi di consumo del tabacco, sebbene già dalla fine degli anni Settanta, con l’introduzione delle prime riforme che proibivano il consumo in locali pubblici, si è registrata una costante diminuzione.
Secondo i dati ISTAT forniti dal Ministero della Salute Pubblica per l’anno corrente, si attesta che i fumatori sono quasi 10 milioni. La prevalenza è pari al 18,4% della popolazione, in una fascia di età che va tra i 20 e i 44 anni, ma in aumento sono coloro che scelgono il tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica (e-cig).
All’interno delle tabaccherie si possono vendere diverse tipologie di prodotti: oltre ai tabacchi e i valori bollati, si affianca la vendita di ricariche telefoniche, articoli di cartoleria e cancelleria, biglietti delle lotterie e il servizio di Lottomatica e Sisal, per i pagamenti di bolli, canoni, multe e bollettini.
Il tabaccaio possiede infatti due tipi di autorizzazioni: l’AAMS per la rivendita di generi di monopolio e quella comunale per il commercio al dettaglio di altri beni diversi.
Tutti i vantaggi del Franchising nel settore della Tabaccheria
I vantaggi più competitivi e interessanti del franchising sono rappresentati dai seguenti aspetti, che riducono notevolmente gli investimenti iniziali dell’avvio dell’attività e che spesso, sono legati alla possibilità di rilevare una tabaccheria già esistente.
Godere della conoscenza del marchio, poter utilizzare il know-how, gli arredi e le attrezzature e godere degli sconti della rete di fornitori della casa madre sono solo alcuni dei vantaggi, che si sommano al risparmio determinato dai costi di avvio, delle licenze e della valutazione della location per l’apertura.
Se invece si preferisce aprire una tabaccheria ex novo, oltre al costo burocratico di ottenimento della licenza, calcolato in circa 100.000euro, andrebbero aggiunte tutte le spese relative alla locazione, all’eventuale messa a norma e adeguamento del locale stesso, le utenze, l’arredo e i supporti informatici, per un investimento di circa 150.000euro.