Ve ne stiamo parlando in abbondanza. D’altronde è anche di questo che ci occupiamo, segnalarvi le novità più rilevanti in un mercato – quello del lavoro – sempre in fermento. Vi abbiamo descritto di come – Spotify insegna – il mito del lavoro in ufficio stia venendo meno. Covid-19 in questo senso si è rivelato un clamoroso acceleratore, che ha portato le aziende a decidere nuove strade da intraprendere. E pare che, a giudicare dai dati dell’ultimo anno, che anche il ritorno alla normalità non intaccherà la prospettiva del cosiddetto lavoro agile. In breve: gli uffici non saranno più come li abbiamo sempre conosciuti.

Indeed spiega il boom dello smart working

Una tendenza che quindi abbiamo imparato a conoscere. Ma che sta iniziando ad apprezzarsi grazie anche ad una serie di indicatori, molto specifici. Indeed, uno dei portali che si occupa di collegare le imprese con i potenziali lavoratori, disegna un quadro chiaro: dallo scorso anno gli annunci che contemplano il lavoro da remoto ha subito un’impennata del 296%.  “L’offerta di lavori da remoto è più rilevante nelle grandi città, in linea con quanto accade nel resto in Europa. Per l’Italia, Milano guida la classifica con una quota del 10,4%, non distante Roma con 9,8%; più contenuto invece il resto dell’Italia con il 5,5%”, aggiungono da Indeed, sentiti da Repubblica.it. Soffermandosi su un dato, decisamente importante: “Le evidenze indicano che il lavoro a distanza sta diventando una modalità sempre più radicata, anche se è in città che si vede una maggiore offerta, per via della tipologia di lavori tipicamente ospitati nelle aree urbane – commenta Dario D’Odorico, responsabile in Italia di Indeed.com – Quello che è certo è che i numeri di chi cerca lavoro da remoto non sembrano diminuire“.

Le conclusioni sono quindi ovvie: il lavoro sta cambiando, con lo smart working. Sta a voi carpire le occasioni.

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