Un’Italia che deve per forza rimettersi in moto. Da dove partire? Dal lavoro. Il franchising? La strada decisamente più semplice.
La flessibilità di un modello solido: sembra un ossimoro, ma è proprio la forte leadership del franchisor e la stabilità del sistema franchising a permettere agli affiliati la possibilità di adattarsi e di affrontare complessi periodi come quelli caratterizzati dalla pandemia.
La solidità e la presenza della casa madre risultano essere importanti non solo durante la fase di apertura, di sviluppo e di esecuzione dei locali, ma anche per la creazione di piani di rientro e di proposte capaci di ridurre le sfide economiche.
Il franchising, centralizzando tutte le operazioni e le gestioni, anche legali, permette di garantire maggiori prospettive, nonostante le circostanze relative alla ripartenza possano variare da città a città.
Sebbene, infatti, la rete si basi sull’uniformità del modello di business, deve considerare e attenersi alle linee guida imposte dallo Stato, al fine di assicurare la sicurezza dei dipendenti e dei clienti.
Gli affiliati devono essere preparati al cambiamento, forti della presenza della casa madre, e mantenere una comunicazione il più possibile aperta e trasparente: la diffusione dei messaggi corretti tra franchisee e i propri dipendenti è importante tanto quanto quella del franchisor con i propri affiliati, perché rafforza le relazioni e consente il confronto.
Uno dei vantaggi e dei più grandi punti di forza dei marchi in franchising, così come prevede il contratto di affiliazione commerciale, è il fatto che il franchisor si impegna ad accordare a ogni franchisee tutto il sostegno, le conoscenze, le competenze e gli strumenti per operare in piena autonomia e in maniera efficiente, senza mai lasciare soli i nuovi imprenditori. L’ora è quindi arrivata, il tempo per tergiversare è oramai finito.