Come scegliere un lavoro che dia emozioni e soddisfazioni
Qual è il tuo lavoro ideale? Qual è l’elemento finale che ti porta a scegliere una determinata posizione invece di un’altra?
Spesso si tende ad adattarsi, ad accettare la prima offerta senza pensarci molto, evitando di considerare benefit o piccoli dettagli che, però, considerati nell’insieme, permettono di andare a lavoro felici tutte le mattine.
Mettersi in proprio e diventare imprenditori è una scelta di vita: si ha la possibilità di decidere per se stessi tempi, orari, modalità, settore di specializzazione, investimenti, seguendo le proprie passioni.
Ma il lavoro ideale non è solamente ciò che ti permette di dare forma ai tuoi talenti, ma è quello che ti permette di soddisfare il tuo desiderio di auto-realizzazione e di affermare la tua identità.
Contribuisci con la tua attività a migliorare la società o la comunità in cui vivi?
Questa è una delle domande che ti dovresti porre prima di iniziare la ricerca della tua strada. La seconda, non meno importante, riguarda le emozioni e le esperienze che le generano. Esse coinvolgono l’animo e fungono spesso da metro di giudizio nelle scelte: il tuo lavoro unisce i sensi, il cuore e la mente?
In ambito aziendale – e specialmente nelle reti in franchising – le esperienze sono costruite agendo su tutti gli strumenti che riguardano il marchio, i punti vendita, il personale e i prodotti. Le iniziative di marketing effettuate dai franchisor sono volte a rendere più accattivanti e belli possibile i negozi o i locali del proprio network, affinché coloro che ci lavorano possano favorire l’empatia, le relazioni e la vicinanza dei clienti.
Preferire un franchising piuttosto che un altro è molto spesso determinato dalla prima impressione vissuta dopo la visita di un negozio: questo ti permette di capire e “vivere” l’ambiente in cui andresti a lavorare in seguito dell’affiliazione.
Infine, accade che soprattutto le nuove generazioni abbandonino un’attività di famiglia già avviata, perché ritenuta troppo lontana dalle proprie aspirazioni, non considerando però la possibilità che i nuovi progetti in franchising offrono di affiancare componenti di servizio (ad es. il controllo di gestione, la formazione, il marketing) al core business tradizionale.
In questo modo la figura dell’artigiano si trasforma in quella di un imprenditore più moderno, capace di gestire la propria azienda in ogni suo aspetto, definendo anche le politiche di vendita, i margini di guadagno, la pubblicità e gli investimenti e l’elettricista in una figura altamente specializzata, di realizzare complessi impianti per l’utilizzo delle nuove tecnologie.
L’attenzione è dunque rivolta a tutte le componenti emozionali e personali che costituiscono il valore intrinseco dell’attività lavorativa: nuove competenze e maggiore qualità che portano a percepire il proprio ruolo come fondamentale per l’intera rete.
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