Il mondo cambia in fretta, a volte più di quanto ci si possa aspettare. La pandemia da Covid-19, in questo senso, è stata (ed è, purtroppo) uno straordinario acceleratore di processi. Di tutte le nature, economici, digitali, lavorativi in primis. La segmentazione del lavoro, sempre più slegato dalle classiche logiche verticali, sta subendo ulteriori cambiamenti. Dal telelavoro allo smart working, passando per il mondo free-lance, è tutto un fiorire di nuove prospettive per il layout del lavoro.

Il New York Times ha recentemente raccontato di una corrente di pensiero – chiamiamola così -, denominata Yolo Economy. Yolo è un acronimo, You Only Live One, si vive una volta sola. Ed indica la volontà da parte delle nuove generazioni di staccarsi dal lavoro per come è generalmente inteso.

Le testimonianze sono esemplari. Ad esempio, il trentenne Brett Williams dice che: “Mi sono reso conto che ero seduto al bancone della mia cucina 10 ore al giorno sentendomi infelice. Ho solo pensato: ‘Cosa ho da perdere? Potremmo morire tutti domani.‘” E così, per trascorrere più tempo con la propria famiglia, ha deciso di abbandonare il suo lavoro per trovarne un altro più “a misura d’uomo”. E la storia di Brett è in realtà la storia di molti altri.

Come rileva Christina Wallace, docente senior presso la Harvard Business School: “Abbiamo avuto tutti un anno per valutare se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere“. E aggiunge: “Soprattutto per i giovani a cui è stato detto di lavorare sodo, ripagare i prestiti e un giorno ti godrai la vita, molti di loro mettono in dubbio questa equazione. E se volessero essere felici in questo momento? “

Insomma, il mondo gira velocissimo. Le possibilità di costruirsi la propria nicchia, anche. E tu, sei pronto?

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